Via Jervis deve il suo nome a Guglielmo Jervis, un noto antifascista e ingegnere italiano.
Guglielmo nasce a Napoli il 31 dicembre 1901 da genitori valdesi, la madre di origini elbane e il padre di origini britanniche e entrambi di famiglie valdesi.
Jervis si laureò in ingegneria al Politecnico di Milano nel 1906 e venne incaricato nel 1934 dall'Olivetti di dirigere la Scuola apprendisti meccanici dell'azienda.
Aderì alla resistenza partigiana nella zona di Ivrea e, essendo anche un abile alpinista, accompagnò più volte in Svizzera gruppi di persone perseguitate.
Ricercato dalle forze nazifasciste fu costretto a scappare da Ivrea e si rifugiò in val Pellice dove continuò la sua attività partigiana con il nome di battaglia di Willy.
Venne però fermato da una pattuglia delle ss con alcuni documenti militari compromettenti nel 1944.
Dopo numerosi interrogatori senza esito e torture venne fucilato nella piazza principale di Villar Pelice insieme ad altri 4 partigiani il 5 agosto del 1944.
Dopo la sua morte Adriano Olivetti si offrì di mantenere la famiglia Jervis e nel 1950 gli fu assegnata la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
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