Le gabbiette fermatappo sono sistemi di bloccaggio del tappo molto semplici ma efficaci. Sono infatti composte generalmente da uno o due fili metallici che formano la gabbietta e da un cappellotto (o capsula) nella parte superiore.
giovedì 31 ottobre 2019
# 12 I MATERIALI DELLA COSA
Le prime gabbiette erano dei semplici sistemi di chiusura composti da stracci e cera, che però risultavano poco efficienti.
Si passò dunque ad una cordicella annodata. Purtroppo anch'essa determinava diverse problematiche e venne sostituita da un più efficiente filo di ferro.
Oggi le gabbiette vengono prodotte con fili di acciaio dolce galvanizzato e da un cappellotto in lamierino zincato.
Entrambi questi componenti possono essere laccati e
decorati in vari colori.
lunedì 28 ottobre 2019
#11 LA TASSONOMIA DELLA COSA
Le gabbiette vengono prodotte in forme standard per adattarsi perfettamente a tutte le bottiglie.
Le differenze possono quindi essere nella tipologia o nella variante cromatica.
Tipologia:
Le differenze possono quindi essere nella tipologia o nella variante cromatica.
Tipologia:
- con un filo solo, a cintura fissa Tipo DT
- con due fili, a cintura libera Tipo CL
- zinco
- oro (lucido o opaco
- rosso
- nero
- bianco
- rame
- arancione
- verde scuro
- blu
domenica 27 ottobre 2019
#10 I PROVERBI DELLA COSA
In piemontese, nelle occasioni speciali come le festività si usa dire "gavé la nata a ‘n bon vin da festa".
L'espressione "gavesse la nata" richiama il gesto con cui si allenta la gabbietta per far partire a razzo il tappo di sughero.
Tradotta letteralmente in italiano significherebbe "togliere il tappo", ma perderebbe il suo significato.
In piemontese "gavesse la nata" significa togliersi uno sfizio, una soddisfazione.
Da non confondere però con "ma gavte la nata!", che detto con tono di sufficienza significa "Ma fatti furbo!".
venerdì 25 ottobre 2019
#9 I NOMI DELLA COSA
martedì 22 ottobre 2019
#8 LA COSA
Come oggetto da analizzare ho scelto la gabbietta ICAS, in quanto è una cosa molto semplice ma allo stesso tempo molto interessante in quanto a partire da un unico filo di acciaio tagliato e piegato si ottengono delle efficienti gabbiette in grado di reggere la pressione del tappo ed evitare la fuoriuscita del vino o di gas.
Inoltre ha avuto un evoluzione nella storia per ottimizzare i suoi compiti fino ad arrivare ad oggi, dove la ICAS produce circa 2 gabbiette al secondo, per un totale di più di 6 milioni di gabbiette al giorno e 1 miliardo e 300 milioni all'anno.
lunedì 21 ottobre 2019
#7 UN FILM
#6 IL NOME DEL LUOGO
Via Jervis deve il suo nome a Guglielmo Jervis, un noto antifascista e ingegnere italiano.
Guglielmo nasce a Napoli il 31 dicembre 1901 da genitori valdesi, la madre di origini elbane e il padre di origini britanniche e entrambi di famiglie valdesi.
Jervis si laureò in ingegneria al Politecnico di Milano nel 1906 e venne incaricato nel 1934 dall'Olivetti di dirigere la Scuola apprendisti meccanici dell'azienda.
Aderì alla resistenza partigiana nella zona di Ivrea e, essendo anche un abile alpinista, accompagnò più volte in Svizzera gruppi di persone perseguitate.
Ricercato dalle forze nazifasciste fu costretto a scappare da Ivrea e si rifugiò in val Pellice dove continuò la sua attività partigiana con il nome di battaglia di Willy.
Venne però fermato da una pattuglia delle ss con alcuni documenti militari compromettenti nel 1944.
Dopo numerosi interrogatori senza esito e torture venne fucilato nella piazza principale di Villar Pelice insieme ad altri 4 partigiani il 5 agosto del 1944.
Dopo la sua morte Adriano Olivetti si offrì di mantenere la famiglia Jervis e nel 1950 gli fu assegnata la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
mercoledì 16 ottobre 2019
#5 IL MITO
In Via Jervis, come in ogni altra zona di Ivrea, è diffuso il mito del Carnevale, la famosa battaglia delle arance.
Le origini del mito risalgono al medioevo e vedono come protagonista il marchese Guglielmo di Monferrato.
La leggenda vuole che Guglielmo fosse un tiranno che opprimeva il popolo e pretendeva di esercitare lo "jus primae noctis", ovvero di passare la prima notte di nozze in compagnia delle neo-spose.
Arrivò poi il momento della bella e coraggiosa figlia di un mugnaio, Violetta, che si ribellò al tiranno e gli mozzò la testa con un pugnale, esibendola al popolo raccolto sotto gli spalti del castello.
Ne scaturì una violenta rivolta popolare contro il castello e le guardie del tiranno che viene oggi rievocata con la battaglia delle arance.
giovedì 10 ottobre 2019
#3 UN LIBRO
Nazzareno Lasagno, Il pino di Via Jervis, Anni verdi alla Olivetti dopo Adriano e prima di De Benedetti, 2009, Daniela Piazza editore
martedì 8 ottobre 2019
#2 LE COSE
Passeggiando in Via Jervis a Ivrea si possono facilmente riconoscere le officine Olivetti. Al loro interno, e più precisamente nelle officine H, si trova il FabLab, un laboratorio nato con l'intento di avvicinare i ragazzi del territorio alla tecnologia.
Il laboratorio è gestito da un'associazione no profit e fornisce tutor di assistenza e il materiale didattico, come per esempio l'Arduino, una scheda hardware elettronica dotata di un micro-controllore usata per la prototipazione rapida e per scopi hobbistici, didattici o professionali.
La scheda e il software open source di programmazione sono stati creati proprio a Ivrea da alcuni ragazzi e deve il suo nome ad Arduino d'Ivrea, Re d'Italia nel 1002.
Di fronte alle officine Olivetti si trova l'Esagono, un ristorante e cocktail-bar famoso sopratutto per aperitivi e apericene.
Gustando un prosecco o un vino frizzante, molto probabilmente si incontra inaspettatamente un altra cosa tipica di Ivrea, ovvero la gabbietta fermatappi.
In pochi infatti sanno che, ad oggi, la prima azienda mondiale di produzione di questi fermatappi si chiama ICAS e ha sede proprio a Ivrea.
L'azienda, fondata nel 1956, offre ai clienti non solo la produzione ma anche la personalizzazione sia della gabbietta che del cappellotto fermatappi.
#1 IL LUOGO
Ivrea è una città italiana di circa 24000 abitanti della provincia di Torino, in Piemonte.
Il 1° luglio 2018 è entrata a far parte del patrimonio UNESCO (54° sito italiano) diventando un importante polo culturale riconosciuto a livello mondiale e dando così maggior valore alla città e ai suoi abitanti.
Via Guglielmo Jervis (o Via Jervis) è una delle più importanti vie cittadine di Ivrea, famosa per essere la strada dove si sono sviluppate le officine Olivetti.
Coordinate geografiche: 45°27'27'.2''N 7°52'08.7''E
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